In seguito all’incontro urgente richiesto da FIMMG in Regione per affrontare le numerose criticità del progetto di introduzione del numero unico 116117, ad oggi attivo solo nell’ASL di Novara, l’estensione al resto del quadrante Nord Est (ASL di Biella, Vercelli e Verbania) è stata sospesa. Potrebbe riprendere a metà gennaio, ma non prima di aver risolto i problemi sollevati attraverso l’istituzione di un tavolo sindacale, che la parte pubblica ha garantito di aprire al più presto, nonché tramite l’intervento degli Ordini provinciali che hanno chiesto all’Assessore garanzie sul mantenimento della piena efficienza dei servizi per i cittadini.

Ricordiamo che il 9 dicembre FIMMG ha ribadito al Direttore Generale che il sistema messo attualmente in piedi si discosta da un’idea di Continuità Assistenziale intesa come parte integrante della Medicina Generale, basata sulla presa in carico globale del paziente, in sinergia con le altre figure professionali del territorio e incentrata sulla condivisione di obiettivi e processi con la medicina di famiglia. L’attuale sistema sembra riproporre un anacronistico e obsoleto avvicinamento, per modalità operative e organizzative, al servizio di Emergenza-Urgenza del 118.

Inoltre Il modello previsto dalla Regione ha di fatto definito compiti non previsti dall’attuale ACN (come la compilazione di una scheda sanitaria e l’utilizzo di uno specifico gestionale) e affidato ai laici di centrale funzioni di competenza medica (come la capacità di discriminare tra intervento urgente e differibile, nonché la tipologia e le tempistiche delle prestazioni da assegnare al medico di sede) che da un lato determinano una palese violazione del nostro contratto, dall’altro espongono il medico di CA stesso a rischi di natura deontologica e medico-legale.

Infine la mancata convocazione di un tavolo tecnico-sindacale con l’obiettivo di inquadrare all’interno di un accordo specifico le modalità attuative e organizzative del NUE 116117, ha prodotto un sistema aberrante che, nel tentativo di creare una metodica efficiente e standardizzata per la ricezione delle chiamate, ha di fatto inciso in maniera pericolosa sull’attività e sulle funzioni dei Medici di Continuità Assistenziale.

Nei prossimi giorni solleciteremo il nuovo Direttore Generale a convocare il tavolo sindacale per consolidare quanto discusso il giorno 9:

1) La centrale laica avrà esclusivamente funzione di ricezione e smistamento delle chiamate, limitandosi alla compilazione della parte anagrafica relativa al paziente; non saranno raccolte dunque dai centralinisti informazioni sanitarie che restano in capo al medico di CA

2) Il passaggio del contatto (e dei relativi dati anagrafici) dalla centrale laica alle sedi di CA del quadrante Nord Est avverrà prioritariamente per via telefonica attraverso i telefoni di servizio (e non attraverso l’invio telematico della scheda)

3) L’uso del gestionale, compito aggiuntivo non concordato e non previsto dagli accordi vigenti, è assolutamente facoltativo (e a nostro parere da non assecondare) e non sostituisce in alcun modo la compilazione del registro cartaceo e del modulo M, che rimangono invece compiti definiti dall’art. 67 dell’ACN. In ogni caso la scheda non conterrà alcuna informazione sanitaria né l’eventuale richiesta del paziente sulla tipologia di intervento (es. “chiede visita domiciliare”).

FIMMG CA PIEMONTE